Una legge di natura fondamentale è la forza di gravità che è la forza che attira verso il basso, verso la superficie terrestre, tutte le cose che hanno massa. Anche il sangue possiede una massa, e tende, quando noi siamo in posizione eretta a spostarsi verso il basso, cioè verso le estremità inferiori del corpo. Noi sappiamo che la pressione arteriosa che dà l'impulso al sangue di circolare è determinata da tre componenti: la forza della contrazione cardiaca, con funzione di pompa, la quantità di sangue circolante, e la resistenza periferica delle arteriole: esiste la pressione sistolica e la pressione diastolica, ma è importante la pressione media tra le due chiamata MAP che indica la pressione continuativa che determina il flusso costante nel corpo.

La Map è più alta nelle arterie brachiali, rispetto alle arterie cerebrali: la MAP nelle arterie brachiali è di circa 100/75 mm.di HG e nelle arterie cerebrali, in posizione eretta, proprio per un effetto gravitazionale scende a 60/ 75 mm.di HG sotto i 50 mm.di mercurio si ha la perdita di coscienza preceduta da vertigini. Questo fatto determina una difficoltà al flusso di sangue al cervello, perchè, per una legge naturale, meno pressione c'è, meno flusso ematico avviene. Il cervello però ha bisogno di un adeguato flusso ematico per le sue esigenze metaboliche che sono addirittura superiori a quelle degli altri organi, e quindi ha bisogno di un adeguato flusso ematico. Per assicurare la nutrizione al cervello durante la posizione eretta, esiste il cosiddetto meccanismo di autoregolazione delle arteriole del sistema nervoso: più le arteriole sono aperte, più sangue arriva dove deve arrivare, in questo caso al cervello; ed infatti, nel passaggio dalla osizione supina alla posizione eretta si ha una vasodilatazione massiccia del sistema nervoso: inoltre i barocettori presenti nelle grosse arterie sono spinti dalla bassa pressione a mandare impulsi al sistema simpatico che, attraverso i neurotrasmettitori adrenalinici mandano impulsi di vasocostrizione alle arteriole di tutte le strutture periferiche: la vasocostrizione determina una diminuzione del flusso arterioso, e cosi' le vene si riempiono dimeno perchè inviano più sangue al
comparto arterioso, il quale aumenta il flusso di sangue che può andare alcervello in misura maggiore: da tener presenza che nel passaggio in posizione eretta 500ml.di sangue a causa della forza di gravità si accumula nella parte inferiore del corpouin di l'autoregolazione cerebrale del flusso funziona con la vasodilatazione delle arteriole cerebrali e con un maggior afflusso di sangue nel sistema arterioso generale, determinato anche da una maggiore frequenza cardiaca e da una maggior forza sistolica del cuore. Esiste quindi un raffinato sistema a feedback che regola il flusso di sangue al cervello. Immaginiamo ora se questo sistema di autoregolazionecerebrale fosse stato difettoso o assente all'inizio dell'esistenza degli uomini: essi non avrebbero potuto sostenere la posizione eretta, nemmeno per un minuto, avrebbero perso subito conoscenza: la specie umana non sarebbe sopravvissuta. Questo meccanismo deve essere sorto subito e rfettamente efficiente; il meccanismo darwiniano a piccoli passi non spiega questo: ci deve essere stato ,sin dall'origine ,un atto creativo da parte di una Intelligenza che sapeva quello che faceva e sapeva anche che questi meccanismi erano estremamente necessari alla sopravvivenza. 

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