Il cervello è un organo notevole e versatile; ci rende consapevoli del nostro ambiente, regola il respiro, il sistema cardiovascolare, ci permette di ingoiare, controlla la nostri movimenti, l'omeostasi interna del corpo, la fame e la sete, l'equilibrio dei fluidi e la temperatura interna.

Il cervello possiede aree interconnesse per la paura, la rabbia, le emozioni, il piacere e il dolore; controlla la memoria, il calcolo, il linguaggio e il pensiero. Queste funzioni sono realizzate da miliardi di cellule nervose interconnesse attraverso mezzi chimici. Ma sappiamo ben poco di come sia possibile: per esempio come la corteccia visiva ci faccia vedere, la corteccia temporale ci faccia udire, dal momento che al cervello affluiscono i medesimi potenziali d'azione per ogni funzione. Ad esempio per la corteccia visiva non affluiscono nel cervello i fotoni ma i potenziali d'azione: come allora il cervello crea le immagini nell'area occipitale o i suoni nell'area temporale e cosi' via per tutte le altre sensazioni? E' un mistero scientifico, filosofico ed anche metafisico. Il cervello è la condizione necessaria perchè noi vediamo ed udiamo, ma non è sufficiente: c'è qualcos'altro di immateriale che a noi sfugge. Poi, noi, utilizziamo il nostro cervello per capire come funziona il cervello e questo è un altro enigma, perchè, come diceva Marcel Gabriel, l'interrogante diventa l'oggetto della questione. L'esperienza clinica insegna che i nostri primi antenati per sopravvivere dovevano essere in grado di eseguire movimenti ben coordinati, di vedere, di udire ecc. Per esempio bisogna capire come funzionano i muscoli, come si muovono lentamente le palpebre, gli occhi, la bocca, la mascella, il collo le articolazioni delle estremità superiori ed inferiori in ogni possibile direzione, oppure muovere  tutte queste articolazioni non lentamente, ma velocemente con grande controllo. Le dita si muovono più velocemente e con più controllo e cosi' gli occhi, mentre le dita dei piedi si muovono molto meno. I gomiti più delle ginocchia, i polsi più delle caviglie, le spalle e il collo più della parte superiore ed inferiore della schiena. E questo perchè? ogni muscolo scheletrico è costituito da numerose fibre muscolari: le fibre muscolari, stimolate da un motoneurone si contraggono. Le fibre muscolari controllate da un singolo motoneurone  sono chiamate gruppo motore. Gruppi motori diversi contengono un diverso numero di fibre muscolari a seconda della funzione che esse hanno. Per i movimenti grossolani ci sono centinaia o migliaia di diverse fibre muscolari per gruppo motore; per i movimenti più fini come quelli della mano o degli occhi ci sono poche fibre muscolari per gruppo motore, cioè i motoneuroni che controllano i movimenti fini e rapidi sono più numerosi. Come esempio ecco le dita della mano: hanno un motoneurone per poche decine di fibre muscolari. Questo aiuta a eseguire movimenti complessi. Inoltre succede che quando un muscolo, per esempio il retto laterale dell'occhio, si contrae si deve rilassare il retto mediale, altrimenti il movimento diventa difficoltoso, se si contrae il muscolo agonista si deve rilasciare il muscolo opposto antagonista, e cosi' funzionano tutti i muscoli del corpo. Le aree del cervello che comandano tutti questi movimenti coordinati sono: la corteccia motoria, i gangli basali e il cervelletto. La corteccia motoria di un lato controlla i muscoli del lato opposto e dice loro cosa devono fare. Inoltre la corteccia motoria invia impulsi nervosi ai gangli basali e al cervelletto per informarli di quello che accade. La corteccia motoria non prende decisione in un vuoto; prende decisioni da un input sensoriale di altre parti del cervello, dei gangli basali e dal cervelletto, Esiste un feedback continuo da tutte le parti del cervello, per avere e realizzare la forza necessaria e sufficiente per realizzare tutte le funzioni motorie.   I gangli basali del cervello, essendo in profondità nella massa cerebrale sono poco conosciuti nella loro funzione; tuttavia sembra che la loro funzione principale sia la coordinazione tra gli impulsi sensoriali e, in risposta ad essi, gli impulsi motori, in modo che essi siano coordinati, e siano nè troppo forti nè troppo deboli; una malattia che è determinata da una lesione o distruzione di un ganglio basale è il morbo di Parkinson che si caratterizza per l'incertezza dei movimenti, difficoltà a farli, tremori involontari diffusi ed un aumento della debolezza muscolare nel corso del tempo. Il cervelletto si trova sotto i lobi occipitali e riceve informazione dai fusi muscolari, dagli organi tendinei, dai recettori della pelle e delle articolazioni. Il cervelletto è quindi a conoscenza continua dell'attività degli organi sopraddetti. Il cervelletto riceve anche dati sensoriali dagli organi vestibolari  e dalle regioni vestibolari del tronco cerebrale e quindi è coinvolto anche nell'equilibrio. Il cervelletto è quindi in grado di controllare la regolazione muscolare momento per momento per consentire azioni coordinate e mantenere l'equilibrio, la postura e la posizione. I disturbi del cervelletto provocano tremito, andatura da ubriaco, disturbi dell'articolazione della parola. Chiaramente, per i nostri antenati tutti questi sistemi dovevano essere sin dall'inizio in piena efficienza, in caso contrario avrebbero avuto gravi difficoltà a muoversi, a manipolare gli oggetti, a cacciare, a difendersi dai predatori; tutti i sistemi sopra descritti sono irriducibilmente complessi ed implicano chiaramente l'esistenza di una intelligenza che li ha progettati

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