Atei cercano di ostacolare un nuovo film documentario che espone le falle fatali dell’evoluzione

di Stefano Bertolini, Presidente AISO

L’8 Novembre 2014 è uscito al cinema a Londra l’anteprima di un film documentario che confuta l’evoluzione. Non è il primo documentario di questo genere, perché dedicarne un articolo?

Quello che ha reso unico questo documentario è l’intensa attività di diffamazione e il tentativo di bloccare il suo rilascio da parte degli evoluzionisti, con lo scopo di sminuire il potenziale impatto dovuto alla sua distribuzione. Si tratta dell’ultimo documentario della Creation Ministries International (CMI), intitolato “Evolution’s Achilles’ Heels”, I talloni di Achille dell’evoluzione.

La CMI era intenzionata a produrre un progetto rivoluzionario che avrebbe esposto sistematicamente le debolezze fatali dell’evoluzione in modo conciso e semplice. Spiegando questi falli fatali dell’evoluzione al grande pubblico in questo modo, la teoria non è in grado di dare risposte. Il documentario vede come protagonisti quindici scienziati con un dottorato di ricerca che presentano i loro motivi per cui l’evoluzione semplicemente non quadra con le reali osservazioni empiriche.  Si tratta davvero di un documentario molto potente.

I tentativi d’ostruzionismo sono iniziati quando CMI ha caricato il loro primo trailer pubblicizzando il loro filmato su YouTube nel Gennaio del 2014. Quasi immediatamente sono apparse diverse copie pirata su YouTube che avrebbero dovuto creare l’impatto di diluire il totale delle visite sul video ufficiale, risultando in meno ‘hit’, e spingendo più in basso nella classifica il video nei motori di ricerca. Alcuni dei video pirata erano di pessima qualità, addirittura una sembrava essere stata ripresa da un telefonino. Per i sostenitori della CMI diventò difficile capire quale fosse il video originale, senza cliccare per poi inciampare nella versione pirata. Non solo era illegale copiare il trailer originale, cosi infrangendo il copyright, ma questi siti pirata avevano abilitato la sezione commenti dove erano riportati insulti, parole oscene e ogni genere di volgarità. Infine Youtube ha riconosciuto che sono stati infranti i diritti della CMI, cancellando subito i video pirata, ma il danno era ormai stato recato in un momento cruciale nel lancio del progetto.

Quando è uscito il secondo trailer nel maggio del 2014 su YouTube, iniziò un’attività sovversiva coordinata, con più di duemila segnalazioni negative cliccando sul pulsante ‘dislike’ che ha avuto l’effetto di far uscire il secondo trailer dalla prima pagina dei risultati della ricerca dove la posizione viene determinata dal rapporto like/dislike. Scontenti che ci fossero ancora molti video della CMI online, ad Agosto i più scaricati sono stati flaggati come non idonei in modo calunnioso dagli scettici. Per nessun altro motivo, se non che il numero di cosiddette ‘lamentele’ del pubblico, YouTube ha bloccato questi video. E’ stato necessario presentare un appello a YouTube da parte di CMI affinché i video fossero ripristinati.

Gli scettici del creazionismo e del cristianesimo partecipano allo stesso gioco sporco con recensioni di libri anti-evoluzionisti e cristiani su Amazon e su siti Facebook di associazioni come la CMI. L’intento è chiaramente di renderli meno visibili nei motori di ricerca.

Questi scettici sono ovviamente molto ansiosi per le potenzialità che ha questo ultimo film documentario “I talloni di Achille dell’evoluzione” che indiscutibilmente confuta la teoria “sacra” dell’evoluzione. Non sarebbe fantastico se questo film fosse disponibile anche in italiano?... 

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