DiskussionIn riferimento all'articolo LA CELLULA NEURONALE ALTAMENTE PROGETTATA, un lettore ironizza e scrive al dott. Nobile (autore dell'articolo) il quale, senza problemi, risponde.

 

LETTORE:
Divertente. Molto, molto divertente. Sorvoliamo sul fatto che io non mi affianco a nessun tipo di credenza fondamentalista, e dunque non sono neanche "Evoluzionista". Ho le mie credenze intime e personali riguardo molti fenomeni, naturali et non, ma non prescindono dall'empirismo. Tuttavia questo è un discorso non funzionale, quindi lascio perdere: voglio tuttavia ripetere che, appunto, non sono Evoluzionista, o Creazionista, o qualunque altra cosa sia possibile citare. Sia per i contenuti che per l'ordine di pensiero attorno il quale si costruisce cadauna delle cose citate e non citate.
1) Non ho osato smentire e neanche dare accenni di conferma riguardo la possibilità del progetto. La scienza intesa secondo il senso che le si da modernamente non è in grado, al presente, di fornire prove che possano 'debunkarlo' o confermarlo tramite i suoi mezzi, i suoi metodi, i suoi intenti. Al più è possibile dire che è un dominio di conoscenza che non le spetta, che non le interessa, cui non ha intenzione d'appropinquarsi. Qualunque uomo di scienza, fino a prova contraria, che provi a 'negare o confermare' tale fatto semplicemente non fa scienza ma fa solo spettacolo e palesa ridicolaggine. Quando mi si darà prova che l'una o l'altra posizione abbiano da parte loro delle ragioni concrete (IN CAMPO SCIENTIFICO, voglio sottolineare) sarò contento di cambiare criticamente idea.
2) Tutte le assunzioni fatte in tal sede dall'altro individuo sono ipotesi. Ipotesi le quali non prevedono la presenza di prove concrete alla conferma, o quanto meno non vengono mostrate neanche per un attimo o attraverso una singola lettera. E la ragione è fallace, non perfetta, ricca di carenze e debole. "La Scienza" (e così chiamandola par quasi di darle una vita a sé) di questo è consapevole, pur provando a sfruttar tale ragione al meglio con lo scopo di concederci informazioni il più possibile plausibili. Ma non voglio cadere in discorsi ontologici, o inerenti la metodologia della ricerca, e la misurazione.


3) Mai affermato che la coscienza e altri fenomeni mentali siano facilmente o banalmente riconducibili ai soli processi fisico-chimici che avvengono oltre che nel cervello in tutto il resto del corpo delle specie viventi e 'senzienti'. Questa è una informazione di cui è consapevole ogni buon scienziato che si rispetti, una informazione che manca agli scientisti, e una informazione di cui si fa 'troppo uso' in altri ambienti.
Tutto ciò che ho detto è stato, insomma, che l'articolo è banale, scontato, semplice, privo di contenuti reali e interessanti, o stimolanti (almeno dal mio punto di vista, magari per altri sarà differente), ove si prendono 'delle parti' (cosa che, in un certo senso [ed è da interpretar bene ciò] non plausibile in "una scienza" che non sia gestita da scientisti), povero e con molte mancanze che rendono ambigua la conoscenza che vorrebbe portare.
Detto ciò, vi auguro buona serata. E vi auguro anche di riuscire ad apprendere a non estrapolare dalle parole altrui informazioni non reali e non presenti, e di sviluppare un senso critico, autocritico, utile e realmente scientifico. E con ciò s'intende dire anche il conoscere i vantaggi e i limiti apparentemente insormontabili della scienza, della filosofia, della teologia, e di ogni altra disciplina, corrente di pensiero, ideologia, metodo, attualmente esistenti.
Di nuovo ossequi.
Anonimo


DOTT. NOBILE:
Mi è difficile rispondere a  causa dello stile un pò contorto e a tratti poco comprensibile per me. Comunque l'autore dell' articolo inizia dicendo che non si considera evoluzionista ,creazionista o altro;devo dire che oggi quasi tutti i biologi e scienziati in genere sono oggi evoluzionisti,quindi si di rebbe chenon essere oggi evoluzionisti si andrebbe contro la scienza.Afferma anche che lui è contro lo scientismo ma lo scientismo è proprio quella opinione filosofica che io combatto.Tale opinione infatti afferma che l'unica verità possibile si può dedurre dalla scienza e dall'esperimento scientifico il resto ed anche quindi l'idea di progetto o di finalismo in natura è da bandire completamente da ogni ipotesi scientifica.Se quindi 'Satiricon' è contro lo scientismo si contraddice quando afferma che l'idea di progetto nella scienza è da bandire ,poichè in questo modo si comporta come un vero e proprio scientista.Ma posso dire comunque che l'idea di progetto può benissimo essere indagato dalla scienza,soprattutto dalle scienze storiche che possono benissimo accertare che dei manufatti possono essere di natura intenzionale e quindi prodotti dauna intelligenza o meno.E cosi esaminando un cadavere la medicina legale può stabilire se la persona è morta per un evento accidentale o acausa di una azione intenzionale da parte di una terza persona.E anche gli studi che indacano se si può accertare la presenza nell'universo di intelligenze extraterresti si servono di metodi atti astabilire l'esistenza di azioni intelligenti.Non si capisce allora perchè studiando i fenomeni complessi della vita non si possa stabilire che possano essere frutto di un'azione intelligente.Certo questa intelligenza noi non possiamo conoscerla oggi sperimentalmente perchè la vita è il frutto di un processo storico ed è difficile sapere cosa è avvenuto nel passato,tuttavia la scienza ha sicuramente i mezzi per intuire che una struttura è stata progettata. Se si esclude a priori il progetto si cade nello scientismo ,che è un apriorismo dogmatico,come del resto è un dogma di fede il creazionismo della giovane terra.La mia critica in tutti gli articoli che scrivo è rivolta alla teoria darwiniana del caso e della necessità,e cioè il credere che la vita nella sua enorme complessità maggiore di tutte le macchine costruite dall'uomo non sia stata progettata da una mente.Il punto tre della lettera di Satiricon dice che oggi ogni buon scienziato crede che la coscienza e i fenomeni psichici non sono riconducibili ai fenomeni fisico-chimici del cervello.Ma oggi moltissimi neuroscienziati affermano proprio questo e non è vero quindi che il problema non esista.Quanto all'affermazione che il mio articolo è povero,banale e scontato sarà pure vero ,non intendevo fare un trattato di studio del cervello ,le mie idee le espongo in modo schematico e possibilmente comprensibili a tutti. Se non lo ha ancora letto ,consiglierei a 'Satiricon' di leggere il libro di Behe 'la scatola nera di Darwin',è un libro molto ben fatto e chiaro e potrebbe risolvere certi suoi dubbi sulla possibilità della scienza di capire il finalismo dell'essere vivente

 

 

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