La selezione naturale può creare l'informazione per le strutture complesse della vita? Abbiamo visto precedentemente che le mutazioni casuali non possono creare informazione di strutture complesse della vita. Lo può la selezione naturale? I principali biologi riuniti a Altembeng, in Austria, nel 2oo8 hanno affermato: la sintesi moderna è brava notevolmente a modellare la sopravvivenza del più forte ma non è brava a modellare l'arrivo del più forte'. In altre parole la selezione naturale non è in grado di creare un carattere che determini un migliore adattamento tale da soppiantare e sostituire il precedente carattere in una popolazione. L'evoluzione darwiniana non riesce a spiegare la sopravvivenza del più adatto, non solo la creazione del più adatto. Si può fare l'esempio di una mutazione che crei un pelo bianco in volpi che vivono in ambiente nevoso .Le volpi con pelo grigio dovrebbero sparire a poco a poco, in realtà non si verifica cosi' o perchè possono avvenire tanti fatti casuali che possono impedire che la volpe col pelo bianco trasmetta i suoi geni ai discendenti, perchè, per esempio si è azzoppata per un incidente e non è più in grado di sopravvivere, oppure possono essersi aggiunte altre mutazioni casuali deleterie o negative che hanno annullato il vantaggio iniziale. Queste mutazioni o forze casuali che annullano eventuali vantaggi si chiamano deriva genetica. A meno che una mutazione dia un fortissimo vantaggio selettivo ,le forze della deriva genetica annullano l'effetto della selezione naturale.

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Una volta avviato il processo della vita gli studiosi darwinisti ritengono che piccole mutazioni casuali che danno un vantaggio di sopravvivenza sarebbero selezionate dalla selezione naturale e sorgerebbero quindi tutte le strutture complesse della vita.se si potesse dimostrare, come affermava Darwin che le piccole variazioni non dessero questo vantaggio la teoria darwiniana cadrebbe. Gli studi degli ultimi 50 anni hanno effettivamente dimostrato che le strutture complesse degli esseri viventi non sono dovute a piccole variazioni o mutazioni casuali vantaggiose per la sopravvivenza. Si è scoperto infatti che quasi tutte le macchine molecolari degli esseri viventi sono di una complessità irriducibile. Le macchine molecolari sono infatti formate da molte proteine associate ;se manca una sola di esse la struttura non funziona. Un esempio classico di ciò è il flagello batterico che serve e funziona come un motore fuoribordo che indirizza il bacterio verso la fonte di cibo. E' formato da 35 proteine montate insieme a formare varie strutture del flagello che sono molto simili ad un motore fuoribordo costruito dall'uomo, si è provato sperimentalmente ad eliminare uno per uno i geni che codificano le 35 proteine del flagello e si è scoperto che anche eliminando uno solo dei 35 geni il flagello non funziona più. Macchine molecolari di questo genere ce ne sono a migliaia nelle cellule e sono tutte irriducibilmente complesse . Ultimamente si sono scoperte nel lievito ben 250 nuove macchine molecolari irriducibilmente complesse che Bruce Albert ,ex presidente della nazionale accademia delle scienze americana le ha descritte come 'eleganti, sofisticate e 'altamente organizzate'. Michael Behe e altri ritengono che queste macchine sofisticate non possono essersi evolute a poco a poco ma tutte in una volta e l'improbabilità di questa formazione simultanea rasenta l'impossibilità. Ma non sono soltanto le macchine molecolari ad essere irriducibilmente complesse ,ma anche le singole proteine. Nel 2000 e nel 2004 lo scienziato biologo molecolare Douglax Axe ha studiato gli enzimi , che sono proteine che si ripiegano in un modo specifico dando loro la funzione specifica di catalizzare varie reazioni chimiche.  Il ripiegamento corretto e la funzionalità dell' enzima dipende dallo specifico allineamento degli aminoacidi (venti tipi diversi)nella molecola. Axe ha sostituito gli aminoacidi allineati con aminoacidi messi a caso e ha scoperto che le sequenze funzionali sono molto rare, se ne ottiene una ogni 10^74 sequenze. La maggior parte delle sequenze ottengono proteine instabili . Dougla Axe ha studiato gli enzimi ed ha provato a trasformare l'enzima attraverso mutazioni casuali in un altro enzima ad esso molto simile ed ha ottenuto proteine che non si ripiegano correttamente, E' quindi molto difficile prendere una proteina con un tipo di piega e attraverso mutazioni casuali farla trasformare in un'altra con un'altra piega funzionale. Le probabilità di far evolvere a caso una proteina funzionale 'è simile alla probabilità che un arciere bendato tiri una freccia nella via lattea e colpisca un atomo pre-selezionato.

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 In ingegneria ,per costruire le molte macchine che servono all'uomo ,soprattutto quelle costruite in serie, esiste il controllo di qualità ,cioè sono costruiti speciali dispositivi che controllano l'efficienza e il buon funzionamento di tutti i macchinari che escono dalle fabbriche e vengono scartate quelle macchine difettose e che non si confanno ai criteri di efficienza e funzionalità. La cosa straordinaria è che questo controllo avviene anche negli organismi viventi. Un articolo recente in Evolution news cita vari esempi di questi controlli di qualità. Un esempio importante  è per esempio la scoperta recente della funzione di due proteine Hey 1 ed hey2 che agiscono sulle cellule madri che danno luogo alle cellule ciliate della coclea dell'0recchio interno. In questa sede l'esatta configurazione ed allineamento delle cellule ciliate che partono dalla base della coclea al suo apice determina l'allineamento ordinato a dimensione crescente delle ciglia che devono essere mosse dalla vibrazione del liquido dell'endolinfa che a sua volta è mossa dalle vibrazioni della finestra ovale .L'esatto allineamento di queste cellule vibratili determinano la trasduzione esatta del segnale sonoro in segnale elettrico che viene trasmesso al cervello per la percezione del suono.

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mareTratto da un saggio di Casey Luskin 
Supponendo che in un mare primordiale si siano potute formare spontaneamente, per via chimica i primi polimeri proteici e di DNA, i biologi materialisti ritengono che in questo momento si è innestato il processo di selezione naturale darwiniano e si sono selezionati i polimeri più efficienti autoreplicantisi. Si suppone che sia esistito un iniziale mondo a RNA, in cui i primi polimeri erano formati da RNA, il cosiddetto mondo a RNA. Il RNA ha la proprietà di possedere informazione e nello stesso tempo avere una certa attività enzimatica che può quindi sostituire la moderna attività enzimatica delle proteine.Quindi nella vita primitiva il RNA poteva assumere tutte le due funzioni della vita di oggi.

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Nei media di questi ultimi giorni è comparsa il libro intervista del prof. Veronesi, l'eminente oncologo il quale afferma i motivi per cui è diventato ateo ,sin dalla sua giovinezza, e il motivo principale sarebbe l'esistenza del cancro e in particolare quello che colpisce i bambini provocando loro terribili sofferenze. Tutto cio' è in contrasto, secondo il professore con l'esistenza di un Dio amorevole.

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La maggior parte degli studiosi evoluzionisti affermano che l'evoluzione attraverso i meccanismi darwiniani sono ormai un fatto accertato e dimostrato da centinaia di prove e non occorre più discuterne. Ma è proprio cosi'? Il discovery institute  che porta avanti la teoria del disegno intelligente mette in evidenza 10 punti che rendono critica e difficoltosa la teoria dell'evoluzione casuale. Cerco di riassumere, per quanto posso questi punti critici mano a mano che verranno descritti. Inizio con la nascita della vita dal punto di vista chimico nel brodo prebiotico. L'esperimento di Miller ha dimostrato che in una atmosfera riducente ricca di metano, ammoniaca e idrogeno, immettendo nella provetta scariche elettriche per simulare i fulmini nella terra primordiale, si forma un miscuglio di parecchi aminoacidi ed anche qualche nucleotide che sono i mattoni fondamentali delle proteine e del dna.

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Cosa si fa quando si vuole avere certezza o conferma di un qualcosa? Un tempo si utilizzavano le enciclopedie, oggi invece, più rapidamente, si fa una ricerca sul web e poco conta se poi la notizia non è verificabile o vera; resta ovvio che se si accede ad un sito specifico che parla dell’argomento di mio interesse si ritenga quel sito autorevole. È logico.

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L'agenzia spaziale europea ha realizzato con successo l'atterraggio di una sonda spaziale su una cometa situata a 500 milioni di chilometri dalla terra, la cometa si chiama 67P /Churyumov-gerasimenko. Tutti i media si sono affrettati a considerare questo fatto come una tappa importante per la scoperta delle origini della vita e sui meccanismi che hanno consentito alla vita di nascere e di svilupparsi. Ma le cose sono molto più complicate e difficili di quanto si possa credere. Anche se si scoprissero sulla cometa i mattoni fondamentali della vita come acidi nucleici o aminoacidi e una grande quantità di acqua, elemento fondamentale per la vita ,si sarebbe ancora al punto di partenza. Infatti, per fare un esempio metaforico si scoprissero i metalli di cui è formato un'automobile non si saprebbe ancora nulla di come si è formata l'automobile la cui esistenza è dovuta al progetto dell'ingegnere che l'ha ideata. E cosi', per esempio se si scoprissero tutte le lettere dell'alfabeto italiano non si potrebbe mai arrivare a capire come queste stesse lettere si sono assemblate per comporre, L'Infinito 'del Leopardi, una delle poesie più belle che esistano e cosi' è per la vita. Si pensa che il batterio più semplice capace di vita autonoma in natura è composto di circa 470 geni che codificano 470 proteine. Una proteina media è formata da 300 aminoacidi, quindi per avere vita autonoma il cieco caso, secondo il paradigma dominante oggi avrebbe dovuto vagliare 20^141000 possibilità diverse. E' quindi impossibile che il cieco caso e la selezione naturale abbiano potuto creare anche la vita autonoma più semplice .Per crearla è necessario l'intervento di una di  una grande intelligenza superiore.

 

Viviamo nell’era digitale. E’ ormai veramente difficile, se non impossibile, trovare un qualunque processo che non venga in qualche modo gestito, controllato, amministrato o migliorato attraverso l’utilizzo di un computer e di un programma informatico, di un database o di una qualunque applicazione “software”.

In questi contesti, il programmatore e l’operatore di sistemi, database o applicativi informatici, hanno quasi sempre una croce e delizia con cui convivere: quello che in gergo viene spesso definito “il record”.

Non si intende in questo caso il primato ottenuto da un atleta in una specialità – quindi nemmeno una possibile volontà di realizzare la migliore prestazione con un computer – ma dell’unità base di un archivio informatico.

Il record è molto semplicemente un insieme di informazioni, più o meno complesse e ampie, strutturata in uno o più campi.

Per esemplificare, in un insieme che chiameremo “persone”, costituito da svariati record, il singolo record potrebbe contenere per esempio due campi, il campo “nome” ed il campo “cognome”, ma anche i campi “sesso” e “data di nascita”.

Di solito i record possono rappresentare un “incubo” per gli addetti ai lavori e non solo per il fatto che possono contenere informazioni importanti, cosa che di per se può bastare a creare apprensioni quando è a rischio la loro integrità: la condizione che crea grattacapi – ma anche soddisfazioni – a chi ci ha a che fare è a volte la semplice condizione di “variabilità” di questi record.

Per fare un altro esempio, infatti, se il record in questione riguardasse l’ammontare del nostro conto in banca, questo potrebbe subire molto spesso delle variazioni, le quali, cosa ancora più complicata, andrebbero salvate o arricchite da ulteriori dati, al fine di poter disporre di altre informazioni di ritorno, come la quantità di variazione, il momento in cui si è verificata, il motivo e tante altre informazioni.

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monteCara redazione, permettetemi ,per una volta di abbandonare le considerazioni strettamente scientifiche ,e poter fare delle considerazioni filosofiche-religiose. Sono ormai avanti con gli anni e dopo una intensa vita da medico durata 45 anni ,mi avvio verso un inevitabile declino fisico, anche se l'intelletto è tuttora in buone condizioni. Da un pò di tempo quindi penso molto alla morte ,mia propria ma anche quella di tutti gli esseri umani. In una visione naturalistica e materialistica della vita la morte è un evento tragico, ineluttabile ,spesso rimosso, ma che determina la fine di ogni progetto ,anche bello e grande, la fine di ogni gioia  e anche di ogni dolore ,la fine di ogni affetto ,la fine anche spesso delle nostre persone più care , della contemplazione di questo meraviglioso universo, e questo per ogni individuo che muore, certo restano i discendenti di colui che muore che possono continuare a migliorare il mondo e la società, ma anche loro sono destinati allo stesso destino tragico ,presto o tardi e quindi per ciascun essere umano tutto è vano di quello che si fa… Ma esiste una esperienza religiosa e ultimamente anche scientifica che sfata questo destino ineluttabile.

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Il rene è un organo di un enorme importanza per l'organismo, senza di esso non può esistere vita ;possiede importanti funzioni: regola l'equilibrio idro-elettrolitico dell' organismo,cioè se avviene una perdita eccessiva di liquidi o un'introduzione scarsa di acqua il rene concentra le urine ,cioè con un meccanismo di feedback assorbe maggiori liquidi ,se invece si hanno liquidi in eccesso diluisce le urine mantenendo cosi' in equilibrio il bilancio idrico. Inoltre regola l'equilibrio acido-basico mantenendo costante il ph ematico; elimina varie sostanze tossiche per l'organismo come l'urea, l'acido urico e la creatinina; ha una funzione ormonale perchè secerne gli ormoni che regolano la pressione arteriosa e l'eritropoietina che induce il midollo osseo a produrre i globuli rossi; inoltre produce il calcitriolo ,la forma attiva della vit.D e regola quindi il metabolismo fosfo-calcico. Dal punto di vista strutturale è formato da una porzione più esterna ,la corticale e una porzione più interna la midollare. L'unità strutturale fondamentale del rene è il nefrone: ogni rene possiede un milione di nefroni. Il nefrone è formato da due parti fondamentali :il corpuscolo di Malpighi e i tubuli. Il corpuscolo di Malpighi è situato completamente nella corticale ed è formato dal glomerulo e dalla capsula di Bowman. Il glomerulo è formato da un intreccio di capillari sanguigni provenienti dall'arteria afferente al glomerulo il quale è rivestito dalla membrana basale la quale è rivestita dall'epitelio viscerale della capsula di Bowman che si continua al polo vascolare coll'epitelio parietale della capsula stessa, il quale epitelio parietale è in continuità col polo urinario e quindi colla parte tubulare del nefrone. Dal polo vascolare parte poi l'arteria efferente che circonda tutta la parte tubulare del rene.

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